17 gennaio, 2006

 

Gratta, gratta, riaffiora la solita vecchia Sinistra antisemita e antiebraica

E’ duro, ancora oggi, essere insieme di sinistra ed ebrei. A confermarlo è la scrittrice Clara Sereni, che si è sfogata sull’Unità. Preconcetti, luoghi comuni stupidi e triti, un antisemitismo strisciante e ironico, che si pensava fossero tipici degli strati popolari meno colti, sia a Destra che a Sinistra, la Sereni li ha ritrovati pari pari in una cena tra "coltissimi" (nostre virgolette, ironiche) intellettuali e militanti della Sinistra. Si andava dalla battuta cretina sulla "lobby ebraica" che governerebbe le banche mondiali, la "chiusura" a chi non nasce ebreo perché non si può convertire, la nascita dello Stato d’Israele per "volontà imperialistica" degli Stati Uniti". Il pranzo è finito ovviamente con un’accesa discussione. Ma era solo il primo incidente. Secondo episodio increscioso, al congresso della Cgil (buoni quelli) dove la Sereni è stata presentata non a caso come "ebrea e scrittrice". "Ho parlato delle mie preoccupazioni per lo svuotamento della democrazia in Israele e un sindacalista arabo si è messo ad urlare perché per lui in Israele non c’è democrazia ma il sionismo, che in realtà è stato anche altro". "In tanti - spiega la Sereni - pensano che un tempo c’era uno Stato di Palestina libero che il perfido sionista schiacciò nel sangue. Purtroppo c’è una grande voglia di semplificare anche nella sinistra che in altri tempi aveva scelto il paradigma della complessità come strategia per interpretare la realtà e modificarla". Alla Sereni la più viva solidarietà di Salon Voltaire.

Comments:
che squallore, credevo che battute del genere non si facessero più nei salotti della gente colta
 
Che c'è di strano?
Ci si può aspettare qualcosa di diverso dai "coltissimi intellettuali" sinistri?
Mi sorprende che la Sereni si sorprenda.
Ciao :)
 
ma dov'è vissuta fin'ora??? su Marte???
 
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