02 maggio, 2006

 

I sogni del bar all'angolo: come avere la benzina a metà prezzo...

Cari amici, ci è arrivato questo appello e immaginiamo che sarà arrivato a molta gente. Internet è il veicolo ideale per questo genere di sciocchezze "geniali", in quanto non c'è alcun filtro, nessun amico che ti prenda per il braccio e ti dica: "Ma che fai, pirla?". Gli individui della sottospecie Homo imbecillis medius vi spadroneggiano, armati di mouse e tastiera, illusi di essere "liberi" (proprio come altri credono di essere addirittura... liberali), mentre non sanno di essere schiavi della propria patologica mancanza di buonsenso, della propria follia contadina alla Bertoldo e Cacasenno. A parte l'ingenuità di stabilire fin d'ora un prezzo, come a Bengodi, un prezzo a piacere, prezzo che è invece la risultante di svariati elementi di mercato, l'iniziativa dello sciopero dell'acquisto di benzina mediante "catena di S.Antonio" internazionale, non tiene conto che in Italia la situazione è particolare: abbiamo più tasse che gravano sulla benzina rispetto ad altri Paesi. Certo, pur con questi due punti deboli, il sistema dello sciopero della spesa selettivo, cioè concentrato su un o due marche per avere più efficacia, potrebbe essere interessante. Peccato che è giocato così male. Sicuramente è stato pensato in un bar il lunedi mattina, tra i fumi del tifo frustrato. Ma di punti deboli ce n'è anche un altro: chi ci assicura che non sia una iniziativa furba di un produttore concorrente o di nuovo produttore-distributore emergente, per danneggiare le aziende leader? Insomma, tre punti deboli mi sembrano troppi per una iniziativa sola. Ecco l'appello. (Nico Valerio).
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"COME AVERE LA BENZINA A META' PREZZO. Siamo venuti a sapere di un'azione comune per esercitare il nostro potere nei confronti delle compagnie petrolifere.Possiamo far abbassare il prezzo della benzina ai colossi del petrolio, senza dover rinunciare ad acquistare benzina!!! Anche se non hai la macchina, per favore fai circolare il messaggio agli amici. E' un'idea geniale!
Si sente dire che la benzina aumenterà ancora fino a 1.20 euro al litro. Possiamo far abbassare il prezzo solo se ci muoviamo insieme, in modo intelligente e solidale. Ecco come.
Posto che l'idea di non comprare la benzina un determinato giorno ha fatto ridere le compagnie (sanno benissimo che,per noi, si tratta solo di un pieno.. differito, perché alla fine ne abbiamo bisogno!), c'è un sistema che invece li farà ridere pochissimo, purché agiamo in tanti. La parola d'ordine è: colpire il portafoglio delle compagnie senza lederci da soli.
I petrolieri e l'OPEC ci hanno condizionati a credere che un prezzo che varia tra 0,95 e 1 euro al litro sia un buon prezzo, ma noi possiamo far loro scoprire che il prezzo conveniente é la metà. Ormai i consumatori hanno scoperto che possono incidere moltissimo sulle politiche delle aziende, e basta decidere di usare il potere che abbiamo.
La proposta è che, da qui alla fine dell'anno, non si compri più benzina delle due più grosse compagnie, Shell e Esso, che peraltro ormai formano una compagnia soltanto.Se non venderanno più benzina, saranno obbligate a calare i prezzi. Se queste due compagnie calano i prezzi, le altre dovranno per forza adeguarsi. Per farcela, però dobbiamo essere milioni di clienti di Esso e Shell, in tutto il mondo.
Questo messaggio, proveniente dalla Francia, è stato inviato a una trentina di persone; se ciascuna di queste aderisce e a sua volta lo trasmette a...diciamo una decina di amici, siamo a trecento. Se questi fanno altrettanto, siamo a 3000, e così via. Di questo passo, quando questo messaggio sarà arrivato alla... settima "generazione", avremo raggiunto e informato trenta milioni di consumatori!
Inviate dunque questo messaggio a dieci persone, chiedendo loro di fare altrettanto.
Abbiamo calcolato che, se tutti sono abbastanza veloci nell'agire, potremmo sensibilizzare circa 300 milioni di persone in otto giorni. E' certo che, ad agire così, non abbiamo niente da perdere, non vi pare?"

Comments:
Si capiva abbastanza bene che si trattava di una "bufala".
D'altra parte approfitterei dello spazio per fare una considerazione personale.
Sono convinto che gran parte della colpa dell’aumento costante del prezzo della benzina sia da ascrivere agli stessi consumatori; governo e compagnie petrolifere fanno solo il nostro gioco. Infatti, come tutti i beni di consumo, anche la benzina segue la legge del mercato della domanda e dell’offerta: più cresce la domanda e più i prezzi sono destinati a salire.
Ora mi chiedo: cosa fanno sempre gli Italiani ogni volta che viene registrato un nuovo record nel prezzo del carburante? La risposta è semplice: oggi s’incazzano, domani è già tutto finito, perché tanto non rinunciano alla macchina (ad esempio, ci sono stati 2 ponti, proprio pochi giorni fa: è stato forse segnalato un calo del traffico stradale in seguito agli aumenti dei giorni scorsi? Certamente no, né ci sarà mai, anche se la benzina dovesse arrivare a costare 2 Euro al litro!). Gli Italiani, quindi, hanno sempre dimostrato che, a quanto pare, possono permettersi di spendere. A questo si aggiunga una pubblicità fuorviante che anziché reclamizzare nuove auto “intelligenti” che fanno 50 km con un litro (la tecnologia permetteva questo già 15 anni fa!), pubblicizzano bolidi che raggiungono i 100 Km/ora in una manciata di secondi.
Petrolieri e governanti hanno da tempo capito tutto questo e ci marciano sopra: i primi mettendo in atto una vergognosa speculazione, i secondi non rinunciando al torrente perennemente in piena di denaro che confluisce nell’erario (leggi: buco nero dello Stato).
Siamo assetati di macchine e di benzina: i prezzi non possono che salire. E continueranno a salire nonostante la svalutazione del dollaro (che già ha perso parecchio dall’inizio dell’anno).
Cosa ci dovremo attendere per il futuro?
 
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