01 dicembre, 2011

 

Costi della politica. “Crisi del sistema”? Serve a coprire la corruzione diffusa tra i cittadini

Spesa cittadino per dipendenti propria Regione 2010 Quanto costa il parassitario sistema dei partiti italiani, delle Regioni e delle stesse elezioni, è messo in evidenza efficacemente da questi grafici, provenienti da diverse fonti: Corte dei Conti, ISTAT, Corriere della Sera, Confartigianato, OCSE, Copaff, ecc. Il confronto, stridente, in alcuni casi è con altri Stati europei, il che vuol dire – bisogna ripeterlo sempre – con altri cittadini, insomma con ben altre persone, più che con altri sistemi.

Perché un sistema politico non forgia un popolo, ma ne è, anzi, la fedele rappresentazione politica. Un concettino che in Italia è poco noto a Destra, Centro e Sinistra, che fanno a gara nel presentare all’elettrorato una classe politica come “capace di grandi rivolgimenti”, fino al punto da mutare – sembrano voler dare ad intendere agli sciocchi – la stessa psicologia della gente.

Stipendio parlamentari in Italia ed EuropaSi tratta di grafici sintetici, ma di per sé eloquenti più di interi saggi politologici, economici o sociologici, sulla diversità, unicità, della Politica, anzi della società italiana di oggi, dominata da grandi partiti-contenitori sedicenti di Destra, Centro o Sinistra, senza ideologie e senza una cultura liberale.

Da notare, per inciso, che più i politicanti sono inefficienti, cioè nel Sud d’Italia e d’Europa (non è giusto chiamarli “latini”, infangando una grandissima civiltà, non per caso pre-cristiana, molto diversa – anzi, agli antipodi – da quella attuale), e più “rubano”, cioè si fanno pagare o provocano ad arte occasioni di spesa attorno a loro. Di qui la retorica delle piccole e Grandi Opere. Per promettere qualcosa in campagna elettorale (il “fare” secondo gli assessori o i ministri da quattro soldi: dai lampioni all’autostrada, dal ponte inutile sullo Stretto di Messina al raddoppio della TAV Torino-Lione), per darsi importanza e sopperire alla mancanza di idee, ma anche e soprattutto per aver occasioni di percentuali e “mazzette”. La spesa, motore della Politica.

Stipendi netti OCSE a parità potere acquisto 2009 (in dollari)I professionisti politicanti italici mi ricordano certi amministratori di condominio: propongono e cercano occasioni di spesa a tutti i costi, perché è dal movimento di denaro che possono guadagnare. E i condòmini (come i cittadini) se le bevono tutte. Controprova: quando un condòmino o cittadino onesto prova a fare lui stesso da amministratore locale o, cosa ancora più difficile, da amministratore di condominio (un tempo era possibile, ora credo che sia vietato: hanno creato un albo corporativo, non per caso...), scopre con grande meraviglia che le spese almeno si dimezzano. Guarda un pò...

Stipendio Presidenti RegioniQuel che è certo, è che sia l’attività di Regioni, Enti. Province e Comuni, sia l’attività del Parlamento, tutti di norma gestiti da uomini dei partiti (tranne le rare emergenze di “tecnici”), sono basate su numerose grandi spese inutili, puramente parassitarie o gonfiate ad arte. Come, appunto, quelle di alcuni amministratori di condominio.

Considerazioni complementari si possono fare per il grafico degli emolumenti dei Presidenti delle Regioni, che sono oggi i veri centri operativi della Casta dei privilegiati e dei parassiti della politica.

C’è da restare senza parole. Guardate quali regioni, nonostante che i loro cittadini godano di redditi medi più bassi, malgrado la loro bassa produttività economica e politica, hanno votato gli stipendi mensili più alti per i propri Presidenti. Sono sempre le solite: quelle a statuto speciale (trattamento privilegiato che deve essere abolito a furor di popolo, anche se potrebbe avere notevoli conseguenze sul piano giuridico e costituzionale), e le regioni del Sud.Contributo mantenimento Partiti (CdS 18-luglio-2011)

Bella professione, soprattutto comoda, quella dei politici e amministratori, questi Professionisti del Nulla, gli unici che non devono sottostare a nessun esame di qualità e idoneità, e spesso – come hanno mostrato impietose interviste e filmati – di una ignoranza e perfino di un livello di intelligenza addirittura imbarazzanti.Rimborsi-elettorali-partiti 2008

Sui truffaldini “rimborsi” elettorali ai partiti, in largo eccesso rispetto alle reali spese effettuate, nonostante il divieto sancito da un referendum di finanziarli, si vedano gli ultimi due grafici, basati su dati della Corte dei Conti. Per le leggi sul tema si veda qui. Insomma, fatto il referendum trovato l’inganno legale.

Altro che problema di “sistemi”, o tantomeno di fittizie categorie para-ideologiche prive di significato politologico, come Destra, Centro o Sinistra! I grafici denunciano che la crisi politica italiana è nella selezione del personale, cioè è nel fattore umano, troppo umano. E che la cosiddetta “crisi della Politica (o addirittura la “crisi della Democrazia”!) è solo una scusa, un velo pudico e ipocrita steso sul malcostume diffuso a livello nazionale tra tutti gli strati sociali, alta e media borghesia in testa. La nostra, più di ieri, è la repubblica degli “amici” (cfr. Mafia come “Società degli Amici”), della raccomandazione, del “familismo amorale”, del nepotismo (quanti giornalisti e docenti universitari, oltre ai politici, sono digli di “qualcuno!”), della corruzione, della malversazione e della distrazione di fondi pubblici. Da cui deriva anche lo spreco generale di risorse: denaro, beni pubblici, territorio e Natura. Perché se le cose sono del primo che se le ruba, perché il cittadino dovrebbe avere l’interesse a salvaguardarle? Ecco, dunque, che democrazia delle regole (limiti), cioè Liberalismo, ed educazione, e moralità diffusa, ed ecologia (altri limiti), sono strettamente connessi. Solo gli stupidi ripetono che Liberalismo ed Ecologia sono contrapposti (v. a proposito qui).

rimborsi_partiti_1994_2009 La questione, perciò è solo psico-sociologica: chi è attratto o cooptato dalla professione politica? Questo, solo questo è il punto. Ebbene, si scopre che fa politica, per lo più, un certo tipo di persone dalla facies predatoria e dalla evidente volontà di spoliazione, dotate di inusuali capacità mistificatorie e affabulatorie. In altre parole, non sanno far nulla, tranne parlare, come quegli imbroglioni che un tempo cercavano di appiopparti pessime e inutilissime enciclopedie. E con la scienza della Politica, tantomeno con la filosofia politica, questi parassiti abituali non c’entrano nulla.

IMMAGINI. 1. Spesa di ogni singolo cittadino per i dipendenti della propria Regione nel 2010. Dati Corriere della Sera, Istat, Confartigianato, Copaff, elaboraz. Filo d’Arianna, rielaboraz. grafica N.Valerio).  2. Stipendi dei parlamentari in Italia e nei Paesi europei. 3. Stipendi medi di una coppia nei Paesi OCSE, a parità di potere d’acquisto nel 2009 (in dollari).  4. Stipendi base nett dei Presidenti di Regione, a cui bisogna aggiungere indennità varie che fanno quasi raddoppiare la cifra finale. 5.  Quando costa ai cittadini il mantenimento dei partiti politici (Corriere della Sera 2011). 6. Rimborsi elettorali ai partiti nel 2008, dai dati della Corte dei Conti. Si noti il finanziamento truffaldino e illegale che consiste nella differenza tra quanto dichiarato come spese e quanto ricevuto effettivamente dallo Stato. 7. Rimborsi ai partiti dal 1994 al 2009. Appare evidente che l’aumento più rilevante si è verificato negli ultimi anni, cioè in tempi di governi Berlusconi e di Destra.


Comments:
Preziose tabelle che cercavo da tempo. Grazie.
 
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